"Ho tolto la maschera e mi sono guardato allo specchio. Ero il bambino da tanti anni fa." Álvaro de Campos (Fernando Pessoa)Bel, figlia mia, penso di averti detto che nel maggio dell'anno scorso ho perso il mio libro con le "Opere Poetiche" di Fernando Pessoa, cosa mi ha lasciato molto triste, perché mi piaceva leggere e rileggere tante poesie lì. L'ho cercato dappertutto, tornai ai siti che di solito frequento: librerie, caffetterie, ristoranti, club e etc. Però, NIENTE! Forse è stato gettato nella spazzatura nascosto nella pila di giornali già letti.
Come per certo ricordi, si trata di una lussuosa edizione di "Nova Aguilar", casa editrice che oramai non pubblica più nulla da molti anni.
Sono andato presto nei tanti negozi di libbri usati del quartiere, invano. Uno dei venditori mi ha consigliato di cercarlo su Internet, dove infatti ho trovato alcuni disponibili da comprarsi online.
Tuttavia,ho esitato a ordinarlo poiché sulla net non si può essere sicuro del suo stato di conservazione, perciò decisi di acquistarlo soltanto quando andassi personalmente in un negozio.
Siccome in questo secolo ci hanno rubato la nostra capacità di ordinare il nostro tempo personale, ho rimandato questa ricerca tante volte, durante tante mesi.
Quindi, quando dicembre arrivò, avevo poche speranze di trovare quell'edizione delle poesie di Pessoa così apprezzate da me.
Nel giorno dopo il Natale, 26 dicembre, verso mezzogiorno, tutt'a un tratto mi è venuta una voglia di scendere dal mio appartamento e andare verso una caffetteria vicina per bevere un espresso.
Dopo raggiugere il marciapiede, e girare a destra, mi sono accorto che dietro a me veniva una donna a spingere un carrello della spesa, pieno di libri. Questo evento molto raro qua sulla nostra strada, mi ha chiamato subito l'attenzione.
Insieme a lei, c'era suo figliolo di circa 7 anni, e entrambi sempre spingendo quel carrello. Andavamo verso una stessa direzione, io davanti a loro, ma ho rallentato il ritmo in modo che presto mi potessero superare, perché io potessi esaminare l'intera scena.
Opere di grande valore letterario non mancavano lì: Drummond de Andrade, Guimarães Rosa, Machado de Assis, Camões, ecc. Ho commentato: "Congratulazioni, che buon gusto letterario ha Lei!"
Potrei percepire che in mezzo alla pila dei libri c'era una 'Opere in prosa di Fernando Pessoa' della stessa Nova Aguilar Editrice. Tuttavia, la prosa di Pessoa non mi piacce, e proprio per questo ce l'ho ancora in libreria da dove non la prendo mai.
Forse mi domandi perché la sua prosa non me piace, e ti dico soltanto che suo Libro dell'Inquietudine' mi ha causato grande angoscia e malessere all'inizio, e non ho sostenuto di andare oltre la terza pagina.
"Quindi non mi fa sorpresa trovare qua insieme questi due volumi di prosa, indistinguibili in aspetto esteriore da quello che tanto mi manca, con le squisite Opere Poetiche di Fernando. Sicuramente entrambi sono qua insieme finché qualche ingenuo lettore possa comprarli scatola chiusa!"
Di seguito ho cercato di leggere l'anno in cui sono stati pubblicati, perché avessi un'idea rispetto a quando la Nova Aguiillar fu riuscita a lanciarli. Perciò, mi son rivolto alla gentile donna, domandando di prenderli in mano dal carrello.
Per fortuna, ero completamente sbagliato: quell'altro volume era infatti il da lungo cercato "Obra Poética de Fernando Pessoa", di cui da sette mesi ero tanto nostalgico.
Alla bella donna chi mi stava allora guardando negli occhi ho detto: "Che meraviglia, Lei porta qua la poesia di Pessoa tanto cercata da me!" E sono andato dritto al punto: "Sta pensando di venderlo a qualcuno?"
A quel momento, Lei aveva già aperto il bagagliaio della sua auto, dove intendeva mettere tutti quei tesori letterari.
Lei disse: "Non li sto vendendo, e vedo che le Poesie di Pessoa ti piacciono intensamente, quindi da ora in poi ti appartiene questo volume!"
Incredulo, io ho detto: "Oramai mi sento costretto a credere tu sei un angelo venuto a bussare alla mia porta per regalarmi queste gioielle travestite di poemi!"
Lei replico: "Invece, l'angelo sei tu!"
Poco dopo mentre prendere il caffè, leggendo già i miei poemi preferiti, ho pensato cosa sarebbe la probabilità di quest'incontro casuale succedendo proprio in quel modo, e proprio nel giorno dopo Natale, 26/12.
Il 'bambino imortale', chi vive dentro me, ha messo una domanda allora d'obbligo: è stato 'Babbo Natale', 'l'Angelo Custode' (il Chanukah era anche bappena passato). Sarebbero sufficienti le verità statistiche, specie la 'Legge dei grandi numeri', per spiegare quelli che chiamiamo 'eventi magici'? Se la nostra risposta è che esse sono, sì, sufficienti, resta da damandare se ci renderebbero soddisfatti. Oppure invece la statistica non sarebbe più che un'area della matematica cui ci aiuta per niente tranne per quantificare le nostre ignoranze, non essendo mai in grado di spiegare nulla? Qualunque sia la risposta preferita da noi a tale domanda, eventi come questo mettono in dubbio la fede empirico-razionalista cui da secoli domina la cultura contemporanea. La probabilità ex ante di questo evento è un limite matematico infinitamente zero!
E tra questi dettagli, impossibile non sottolineare il fatto di essere accaduto in giorni del dare e ricevere regali.
Ricordi, Bel, che eventi di probabilità zero sono detti impossibili.
XXX
Questo autore ha pubblicato "L'Ultima Civetta", romanzo che ha come epigrafe un poema di Fernando Pessoa. Potete acquistarlo sui siti amazon.it, amazon.com, amazon.com.br, ecc, come e-book.
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