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May 30, 2021

Poesia Dell'Incontro (Sull'Amore e le Sue illusioni).

Photo by Yana Petkova, from unsplash.com


"Nella casa davanti a me e ai miei sogni, Che felicità c'è sempre!" - Álvaro de Campos (Fernando Pessoa)


C'è una valle molto profonda, che non mi impedisce di vedere facilmente, dalla cima di questa alta scogliera, il lato opposto in acuto blu. Comincio a scendere il pendio verso un presunto fiume, figurato da me come di forte corrente d'acqua. Anche se posso vedere, davanti e vicino, scogliere e foreste in ricchi dettagli, non riesco a distinguere nulla al di sotto, dove suppongo, come in ogni valle, le scarpate opposte si incontrino. Subito, mi viene l'assurdo dubbio sulla reale esistenza di questo inevitabile, anche se lontano, contatto laggiù tra questi due massicci montuosi faccia a faccia. Questa non potrebbe essere l'unica eccezione, in cui il nulla è tutto ciò che troverò laggiù tra queste scogliere! Eppure, è fatto che non riesco a vedere nulla, se guardo questa direzione abissale, al di là di quegli infiniti pendii inclinati, i cui contorni finiscono per dissolversi in uno strano orizzonte verticale, sia da questa parte dove scendo, sia dalla parte opposta, dove i miei occhi incontrare il tuo.
Tu, viaggiatore che scende, continui il tuo viaggio per giorni, mesi, anni di seguito. Capisci quanto sono alte queste piste. Sotto, invece, c'è solo la profondità infinita, fissa, immutabile. No, non vedi nessuna nebbia.
C'è una chiarezza sorprendente in questi due orizzonti verticali: questo da cui vieni e l'altro a cui cerchi di arrivare. Entrambi ti fanno immaginare che sono infiniti.
Andiamo avanti, da decenni, verso il baratro, senza trovare nessuno né niente che possa dirci quando, o se, un giorno raggiungeremo un terreno senza pendenza.
Oramai, mentre guardiamo in alto, non siamo nemmeno più sicuri della verità dei nostri ricordi che un giorno saremmo stati partiti da un pavimento piatto e orizzontale.
Siamo quindi in viaggio già senza illusioni che ci siano fiumi, laghi o pianure da raggiungere. Ognuno di noi poi guarda al lato opposto, finché i nostri occhi non si incontrano di nuovo.
Né tu né io saremo mai in grado, in vita, di superare questo baratro.

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