LE NEGAZIONI E L'IO

Ogni volta che di fronte a qualsiasi appropriata, molte volte persino accurata interpretazione delle pulsioni inconsce, l'Io ("das Ich" nelle opere originali tedesche di Freud, meglio tradotto come "Io") reagisce in un forte rifiuto a ciò che è stato detto, squalificandolo come un'assurdità senza senso, quindi spesso negando qualsiasi plausibilità a tale congettura.
Ciò che si nasconde dietro questo tipo di rifiuto può essere preso come un segnale importante sulla natura stessa di un tale strato della nostra struttura mentale, cioè l'Io / io, questa parte del sé umano, che rappresenta la nostra identità sociale.
Possiamo comprendere l'Ego come risultante da una somma vettoriale di tutte le proibizioni incorporate dagli individui durante la sua vita, cioè dall'insieme di "non", "no", non stampato in lei o nei suoi ricordi, e profondamente radicato nel struttura mentale umana.
Quindi, quando qualcuno sottolinea i significati repressi inconsci dietro le basi di tali divieti, tale interpretazione viene considerata dall'Io / I come un atto violento, come conseguenza dei suoi poteri dissolventi sui tratti della personalità che definiscono la vera identità di un individuo.