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December 30, 2018

IL COLIBRI

"Al colibrì non piace
 che il bocciolo di rosa cada"
          Canzone popolare del Pantanal Brasiliano

[Frammento di articolo pubblicato sul 'American Journal of Epidemiology "scritto dalla Professoressa Marina Isabel Tenaglia da Cunha, del Dipartimento di Medicina Preventiva, Scuola di Medicina del Altopiano di Piratininga, São Paulo, SP]

Titolo: Ricerca sulla brusca caduta delle nascite umane nella regione metropolitana di São Paulo, Brasile.

[Di sicuro c'era qua una vasta dichiarazione esplicativa delle ragioni di questa ricerca cui, purtroppo, non sopravvissero al tempo.]

"... certamente questi eventi demografici, così fuori dall'ordine normale della nostra storia nazionale, non saranno mai spiegati dai modelli medici tradizionali, né attraverso i metodi reificanti dell'Epidemiologia Classica.
Nostro studio si basa, quindi, su un approccio sociale e storico post-Foucaultiano, alla ricerca di una visione totalizzante.
Come abbiamo già sottolineato, i colibrì apparentemente non protebbero sapere come distinguere tra donne di classi diverse, o anche di  differenti strati sociali. Essi perseguitano sia proprietarie di mezzi di produzione sia lavoratore che vivono dal affittare la loro forza lavoro, raggiungendo anche strati della piccola borghesia e contadine. Questi uccellini (alcuni non così piccoli) sono fortemente attratti da tutti i tipi di donne.
A volte sembrano fare scelte strane, ma non possiamo vedere alcuna connessione statisticamente significante tra "il bacio" e la condizione sociale o gerarchica delle assediate. Non esiste alcun tipo di collegamento astratto con mezzi di produzione.
All'inizio pensavamo che fosse un'epidemia di arbovirose, fino allora sconosciuta e dai tratti fortemente atipici. Il solo fatto di non potersi respingere questa ipotesi, forse anche perché era così bizzarro il quadro clinico, ci sembrava renderlo più plausibile nel tempo. Il nucleo encefalico olfattivo dei colibrì sarebbe stato colpito da un virus, il quale avrebbe fatto l'ucello confundere il profumo dei fiori con quello dei genitali femminili.

[Qui, potrebbe darsi che c'era un altro frammento, ormai perso.]

"... le nostre varie ipotesi si sono spezzati via quando abbiam ricevuto la descrizione dettagliata del primo cosidetto bacio dal assedio di nostra collega di spicco dal Dipartimento di Medicina Preventiva, la Dott.ssa Alice Blumenthal.

Trascrivo qui la sua prima email sul 'bacio' del colibri:

""Proprio nel bel mezzo del giardin interno della nostra Facoltà di Medicina, sotto gli sguardi intrusivi dei passanti e di quegli stupidi venditori di libri tecnici. Quasi mi è venuto il coraggio di suggerire a quell'uccellino di cercare un'altro posto dove potremmo stare più rilassiati, forse nascosti come in un flirt adolescenti però fu impossibile dire una sola parola al piccolino, allora già con tutto il corpo penetrato in me.
E com'era caldo, morbido, grosso, e così capace di acarezzarmi con gusto e forza!
[Qua c'era stato messo da Professressa Blumenthal un'emoticon di sospiri e amore, che non siamo in grado riprodurre su questo giornale, ma che sono così ben noti agli utenti di internet].
"Cari colleghi di Dipartimento, non posso narrarvi i dettagli dei nostri piaceri, anche perché non ci sarebbero parole per descrivere quelle carezze né le delizie a cui quel 'bacio' mi ha portato, fino ad arrivare al godimento più intenso che abbia mai vissuto. 
Io stessa, persona non credente, mi sento così grata a Dio per avermi fatto vivere un momento del genere. E chiedo al cielo di far ripetere presto quel 'bacio'! (Smetti le confessioni, Alice Blumenthal!)".
"Mentre eravamo nel nostro massimo estasi, ho notato che il mio colibrì se ne andava via. Nonostante ciò il mio orgasmo si è prolungato per abbastanza tempo ancora grazie allo svolazzare dal mio utero di decine e decine di cuccioli di colibri, con le loro ali ruggenti presso tutta la mia figa, in questo diverso modo portati da me alla vita.
 Alice Blumenthal, M.D., Ph.D.
Molto scioccati dopo leggere il suo messaggio, abbiamo immediatamente consigliato alla nostra collega di consultare uno psichiatra. Alice, piena di rabbia, ha rifiutato, chiamandoci "ciechi e stupidi" per averlo detto a lei. Anche ha acrescentato, nelle sue parole, che siamo 'scemi' dal non renderci conto che la stessa 'immersione del colibri', come la gente la chiamava scherzosamente, raggiungeva già allora milioni di donne per giorno solo nella regione metropolitana di San Paolo.
Alcune settimane dopo, la dottoressa Alice lasciò la nostra università e nessuno è mai potuto sapere dove se ne andò. I suoi vicini di casa ipotizzano che abbia assorbito dal libero arbitrio, nella Giungla Atlantica nei dintorni del villaggio ferroviario di Paranapiacaba, una fra le ultime nicchia ecologica di alcune specie rare e bellissime di grandi colibrì blu.  Prima della sua partenza, è stata ancora in grado di suggerire alcuni percorsi di ricerca.
Ecco l'ultimo messaggio elettronico cui abbiamo ricevuto dalla dott.ssa Alice, nel quale modifica il suo vero nome, come vedrete:

"Cari colleghi ricercatori medici,
Dovete mettere fuori il punto di vista strettamente biologico, se cercate
qualsiasi tipo di comprensione su ciò che accade ormai tra di noi, donne e dei colibri.
Siamo molto più felici oramai! Che ce ne importa se mettiamo a rischio la nazione, se rinunciamo ai nostri mariti, alle nostre religioni, ai nostri luoghi di lavoro! Ripeto e insisto: siamo molto più felici così! 
Siccome il vostro tipo di scienza è prigioniero della ricerca ossessiva di cause, e delle cause sempre organiche, vi lascio un ipotesi sulla genesi della fase attuale della nostra lotta contro la malinconia di questa società globale,  pazzamente consumistica, dove ragionamenti arcaici imprigionano gli esseri umani fin dall'infanzia.
Il colibrì è sempre stato un simbolo universale di pace, bellezza, amore e libertà. Fu tragicamente messo in pericolo di estinzione dalla società ultra-tecnocratica dei machisti. Alcune delle sue specie sono già scomparse dalla Terra decenni fa.
D'altra parte, l'incapacità del sesso maschile da soddisfare donne è stata evidente non solo da decenni, ma anche da secoli e millenni.
La natura si ribellò allo stato sessista, dando al piccolo colibri il potere di liberarci.
  Viva l'orgasmo perpetuo!  Morte ai mariti!  Dio salvi il colibri!  Addio!             Alice Blumen "
ADENDUM: 1) Il nostro collega Dr. Federico Krieger ci ha reso conto di questo fatto curioso: il cognome Blumenthal si traduce letteralmente dal tedesco come 'Valle dei Fiori'].
2) I nostri esperti non hanno interpretato come  sintomo psicopatologico la decisione di Alice di cambiare suo nome in Blumen, significante fiori in tedesco, dato che dimostra coerenza con tutta la ideologia politica, ecologica ed edonista radicale di questa Professoressa".


NOTA
Questo racconto è parte del romanzo  "La Civetta di Minerva Sorvolante il Secolo XXI", di cui potete guardare un campione cliccando qua. Disponibile anche su www.amazon.itwww.amazon.com ed altri siti di amazon.


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