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December 10, 2020

La Ragione e il Dono di Illudere, Saggio Intorno a '#Antichrist' (2009), Film di Lars von Trier.




Ad un primo e superficiale approccio ad 'Antichrist', la magnifica produzione del 2009 di Lars von Trier, può portarci a pensare che subito dopo il terribile incidente nelle scene iniziali, solo la madre è rimasta profondamente colpita dalla morte di suo figlio, dal fatto che lei immediatamente  si immerge in un comportamento folle caotico ed esplosivo.  Ma possiamo davvero prendere il comportamento apparentemente calcolato, freddo e iper-razionale di suo marito come una prova della sua poca sofferenza, forse anche indicativa di una semplice indifferenza per la perdita di quel figlioletto?  Un'analisi più attenta e ponderata di questo tragico dramma rende chiaro che nulla potrebbe essere più sbagliato di una deduzione così frettolosa.  Entrambi i protagonisti si sentono seriamente responsabili del colpevole infanticidio, che li ha espulsi da una vita di orgasmi paradisiaci.

Mentre lei reagisce in una psicosi intensa e fiorita, nel padre scoppia uno spasmo di razionalità estrema, fredda e sovrumana, priva di senso, che porta lui alla sua imposizione come unico psicologo del partner impazzito, assumendosi così un ruolo destinato a un fallimento inevitabile.  Non poteva essere altrimenti, vista la valanga di emozioni caotiche che era appena crollata su entrambi.

Questo tipo di razionalizzazione, spesso preso per un tratto maschile, può essere considerato lì come una rottura seria con quella loro realtà vissuta poiché denota una buona dose di onnipotenza un grave disprezzo per tutti i suggerimenti di buon senso sulle relazioni tra partner.  Questo senso popolare da milleni raccomanda dei limiti ai ruoli coniugali,  senza dipendere da qualsiasi delle teorizzazioni psicologiche contemporanee.

Da quella decisione, imposta con argomenti cosidetti razionali in poi, commincia il tuffo di questo marito nell'hubris *, nell'antico senso greco.  Portando via sua moglie dal trattamento presso un terapeuta neutrale, proprio in mezzo a quel turbine di circostanze emotive così gravi e persino bizzarre, il protagonista maschile sembra cercare solo un modo per proteggersi da qualsiasi parola, o anche da sguardi di  sfiducia, che potrebbero essere sufficiente a che lui stesso si riconoscessi come colpevole, o anche solo complice di quella morte.  Sembra che ci sia solo una sentenza possibile di essere emmessa da questo autoproclamato giudice: 

 "Tu, madre, sei la strega pazza che ha ucciso tuo figlio per negligenza, mentre cercavi i godimenti carnali abusando del mio corpo maschio. Peccatrice, come ogni donna da Eva, è colpa tua se siamo caduti in questo inferno". 

 Si dice che l'intuizione delle donne è più potente di quella dei maschi.  Un tratto caratteriale forse legato ai loro legami più intensi con la vita, la natura e la terra.  Inoltre, le donne sembrano dotate del dono misterioso di cogliere sfumature più profonde negli scambi emotivi umani, e forse per questo sono più inclini a credere a premonizioni e presagi, cose che la mente maschile di solito considera solo come inuttili superstizioni.  A proposito, nella "Foresta dell'Eden", il piccolo rifugio bucolico della famiglia, spesso accadevano fenomeni strani e inquietanti, ben prima della morte del ragazzo.  Potrebbero significare cattivi presagi?

Perché la menzione alla Genesi?

Gli uomini, fin da Adamo dicono di non capire del tutto le donne, e per molti di loro questo è spiegato da un loro "potere demoniaco" .  La Genesi afferma che fu Eva ad ascoltare per prima il cattivo consiglio del serpente, essendo proprio lei chi ha indotto Adamo a violare il divieto divino e a mangiare il frutto proibito.

Quanto potenti simboli porta la parola "Eden" a questo complotto!

In ‘Antichrist’, von Trier costruisce un'allegoria della lotta senza fine tra uomini e donne, suposta qua come una guerra inerente alla condizione umana.complotto!

 "Tu dici la verità, e la verità è il tuo dono di ingannare".

Canta Gal Costa in una strofa così ben tenuta in nostra memoria, da una canzone di Caetano Veloso [‘O Dom de Iludir’, in portoghese. Traduzione libera].

Questo padre, presentando argomenti logici, fa finta d'impassibile e sereno,  così a priori esentatosi dalla colpa in quella morte. Lui sembra invocare lo stesso alibi di Adamo nell'indicare Eva come la causa del peccato originale biblico. Egli elabora astutamente una strategia di colpire rapida, aggressiva e di successo, imponendosi alla moglie in qualità di psicoanalista, come se fosse in grado di rimanere neutrale e disinteressato alla dissezione di quella psicosi, tanto quanto allo svolgersi del catastrofico della coppia  crisi.

È notevole menzionare a questo punto l'affermazione di buon senso così diffusa dappertutto secondo la quale uno sguardo neutrale alle sofferenze di un partner è del tutto impossibile a qualunque di loro anche nella banale vita quotidiana di una coppia, figurate in mezzo a crisi gravi. La ragione umana, qui ancora una volta vantandosi di essere onnipotente, osa spesso disprezzare il significato della parola "impossibile", considerandola nient'altro che un segno di confine che separa la conoscenza conquistata fino ad oggi da quella che verrà senz'altro domani.  Se l'impossibile è solo un punto di riferimento effimero, la superbia della ragione umana diventa assoluta e perciò delirante.Se serve un esempio di ragione strema e delirante, possiamo prendere un tema cui ispirazione è venuta di sicuro dalla fantascienza, secondo il quale attraverso le scoperte biotecnologiche, prima o poi, osano dire alcuni, l'immortalità sarà alla portata degli esseri umani. Che stupida sciocchezza proveniente da persone che si suppone contano tra le più intelligenti della Terra!  Da questionare qui non è se le scienze biologiche raggiungeranno mai, prima o poi, un salto tecnologico in grado di rendere realizzabile la perpetuazione del corpo umano.  (Sì, per chi non mi ha creduto c'è gente chi crede  che questo nostro corpo venuto alla luce attraverso la fusione di due cellule germinali dei nostri genitori possa un giorno essere perpetuato da un'efficace "pozione" faustiana hightech).Arrivata una tale biotecnologia, sarebbe allora posto un problema molto più profondo, aldilà di ognuna soluzione venuta da qualsiasi scienza empirica, cioè quello della relazione tra la coscenza e l'esperienza temporale come percepita da un tale corpo senza  qualche morte possibile.  

Di fronte alla prospettiva di un futuro infinito davanti a sé, ogni azione di questo individuo immaginario sarebbe per sempre rimandata.  Tutte le sue frustrazioni perderebbero la loro consistenza, poiché in un domani infinito tutti i desideri potrebbero essere soddisfatti.  Lui non avrebbe assolutamente alcun motivo per iniziare alcun movimento, qualunque fosse. Nessuna morte possibile, nessuna frustrazione, nessun desiderio, nessun movimento, nessun tempo.

Ebbene, è facile vedere che un corpo così perpetuo “vivrebbe” una vita di lapide.  Sarebbero le pietre una specie di immortali esseri "viventi"?

Tornando alla lotta in Anticrist tra i modi maschili e femminili di affrontare le durezze della vita, si deve considerare che le guerre sono sempre state vinte, nel corso dei millenni, dai migliori calcoli freddi, razionali. Eccezioni rarissime potrebbero essere state dovute solo al caso?  O esiste qualche  record storico in grado di mettere in dubbio il vantaggio bellico della ragione tipicamente maschile? Il modo femminile di vivere e  di combattere, nonostante alcune vittorie significative ed effimere, sembra destinato a perdere sempre le battaglie finali per la freddezza di chi usa solo il calcolo razionale. Anche perderà la battaglia di Armageddon?

Questa grande produzione del regista danese allude chiaramente al potere distruttivo del genere umano esercitato sulla Natura vivente, il quale, radicato nei tratti caratteriali  maschili troppo razionali e aggressivi(eppure mica esclusivi degli uomini),   è una minaccia crescente per la sopravvivenza stessa delle generazioni future.  

Come la coppia di questo film, che nel loro estasi sessuale non n'è stata accorta del grave pericolo in cui si trovava il loro bambino, noi, iper-consumisti d'oggi non possiamo vedere le consequenze assassine di nostro tipo assurdo di vita sopra il futuro possibile dei nostri figli, di tutte le generazione future. Futuro che ad ogni giorno diventa più vicino, anzi è diventato il presente già in questo 2020 como per i morti della covid-19.

 "Il coito di apertura di Antichrist, una scena erotica bollente che sicuramente è in grado di accendere l'impulso sessuale degli spettatori del film, rappresenta senza dubbio un'allegoria della disattenzione del nostro tempo verso le generazioni future. Gli appelli disperati di Greta Thunberg sono già da molto tempo giustificati.

La civetta di Minerva* (Hegel) forse in un ultimo crepuscolo ci sorvola già, malinconica.

 

NOTE

*La dea Palas Atena, Minerva della mitologia romana, era sempre accompagnata della sua civetta, animale simbolo della Filosofia.  Georg W. Hegel menziona quest'uccello al dire che dal fatto che le civilizzazioni, dal lasciarsi conoscere solo molto vicino ai loro fini, permettono un paragone tra la mirada dell' uccello sanguinario a cercare la caccia al crepuscolo e quella dei filosofi ad annalizzare la agonia delle civiltà decadenti.

** Hubris è un concetto portato dall'antica Grecia, che significa una rottura con l'ordine naturale del mondo emanato dagli dei dell'Olimpo.

 

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