Ma Perché L'#Italia?

'Laoconte e i suoi figli', Museo Vaticano.Photo by Frank Eiffert on Unsplash

Infine, filosofi e scienziati hanno trovato la ragione profonda che ha portato gli dei alla pesante deliberazione di colpire, così violentemente e prima di molti altri, il loro amato popolo italiano nella pandemia in corso, la cosiddetta pan-pan (pandemia del pangolino).
Eccola: siccome la società globale edonista consumista da tempo viene minacciando distruggere tante altre specie di vita, avendo anche già portato all'estinzione tante, è stato deciso dagli dei di espellere l'Homo sapiens definitivamente dalla Terra, ponendo fine a questa specie biologica, onde salvare l'esistenza di tutte le altre.
L'attacco sterminante fu prontamente pianificato, la prima fase del quale consistendo in una rapida contaminazione del popolo di un grande paese già estremamente inquinato e, con alta densità demografica in quasi tutte le sue vaste regioni. Una fra le specie molto minacciate di estinzione, dalla caccia sfrenata, sarebbe utilizzata come vettore di contaminazione da un virus altamente pericoloso.
Senza l'interferenza degli dei, l'Homo sapiens sopravviverebbe ancora per molte decenni, distruggendo progressivamente tutti gli ecosistemi e causando la scomparsa di tante forme di vita. Lasciati a loro stessa sorte, l'umanità andrebbe anche sicuramente alla sua inevitabile fine, dato che viene diffondendo sempre così tanti deserti (letterali ma anche come svuotamento dei rapporti umani), eppure quando infatti venisse a sparire, non ci sarebbe più come salvare l'esistenza di vita sulla Terra.
L'attacco che avrebbe da culminare nell'ultimo sterminio umano era iniziato, la sua arma annichilante principale, un coronavirus molto letale, si disseminava già tra la gente di una delle nazioni più popolose.
Zeus, insieme agli altri dei, perciò aveva scelto di iniziare l'attacco in un'area di alta densità demografica.
Dopo aver ascoltato i dettagli di quella strategia di eliminazione, Afrodite, Venere per i latini, sebbene silenziosa, non riuscì a nascondere la sua forte disapprovazione, espressa in un sorriso di disprezzo e noia.
Essendo l'unico dio in grado di leggere i suoi pensieri, Zeus si rese immediatamente conto che per la dea, quella era solo un'altra grottesca ripetizione della stupidità che regnava tra tutti gli abitanti dell'Olimpo, incluso lui stesso.
Sebbene subito preso da intensa furia, il dio degli dei chiese alla dea quale, secondo lei, sarebbe stato il modo migliore per diffondere la morte da quella terribile malattia, in modo abbastanza rapido da accorciare la carneficina, così dolorosa e orrenda, la peggiore dalla fine dei dinosauri circa 70 milioni di anni fa. Nessun dio vorrebbe vederne il dispiegarsi, se non per il minor tempo.

Drammaticamente piangendo, Venere sembrava lottare contro alcuni sentimenti umani, troppo umani come l'amore appassionato, oppure la nostalgia e rimpianto anticipati. Nonostante tali emozioni tempestose, la sua ferma decisione sull'inevitabile massacro apocalittico non era affatto condiscendente verso gli esseri umani. Nonostante le sue emozioni, la dea ha esitato molto prima di arrendersi alla crudele pressione di tutti gli dei dell'Olimpo, quando alla fine ha pronunciato: 

"Se l'intenzione di Giove, così come quella di altri dei, me compresa, è quella di fermare il più rapidamente possibile, e per sempre, l'azione di annientamento di vita compiuta  dall'Homo sapiens, cosa implica di sicuro non avere pietà fino alla di loro estinzione,  la strategia delle azioni divine non deve fin dall'inizio essere fondata da questioni semplicemente numeriche, come sembra essere lo sfondo ingenuo del vostro piano, Grande e Poderoso Giove.  Prima di tutto dobbiamo concentrarci non su quante persone morte risulteranno da un primo colpo, ma piuttosto sono la bellezza e l'allegria di vivere che si devono mirare per distruggere!  

Senza questi due, gli esseri umani perderanno ogni ragione significativa per vivere, crescere e riprodursi.

"La nazione delle persone più belle e sensuali della Terra deve invece essere subito colpita.  Il più letale dei coronavirus deve attaccare soprattutto e immediatamente quella gente forte e meravigliosa, i cui uomini e donne sono sempre stati conosciuti come i migliori amanti, le cui relazioni carnali sembrano delle opere d'arte emanate da noi stessi, gli dei immortali.

  "Quindi, per tutto questo vi esorto a colpire l'Italia subito col più letale dei coronavirus". 

                    ΩΩΩ

Quest'autore ha pubblicato "L'Ultima Civetta", romanzo sui generis in torno agli amori ancora possibili in questo tempo apocalittico.